12 luglio 2020 – Sguardi ad est; i panorami della costa di Otranto

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La Sezione del Club Alpino Italiano di Gioia del Colle “Donato Boscia” organizza una escursione nel territorio Parco Naturale Regionale della Costa Otranto, Leuca e bosco di Tricase:

Difficoltà: E (leggere scale delle difficoltà nel ns. sito)/

Località: Otranto (Le)/

Dislivello:  200mt circa/

Lunghezza: 10km circa/

Tempo stimato di percorrenza:  6 ore circa/

Organizzazione: appuntamento e partenza alle 17:00 presso la Cava di Bauxite http://40°08’02.8″N 18°30’05.8″E  – Otranto (Le)

N.B. La località di partenza dell’escursione va raggiunta con mezzi propri, nel rispetto delle norme nazionali/regionali che regolano il trasporto in auto di persone non conviventi.
Gli accompagnatori non si assumono la responsabilità di formare gli equipaggi nel caso di condivisione delle auto.
Si raccomanda la massima puntualità!

Iscrizione: riservati ai  Soci del Club Alpino Italiano in regola con la con tessera anno 2020. Per prenotazioni, conferme e ulteriori informazioni chiamare i referenti della Sezione  Angelo Puscio 3288189741 – Francesco Vigneri 339.4753447 – Laura De rinaldis 349.6671831 – Pasquale Gennaro 329.7097849  (auto indipendenti). Massimo 10 partecipanti. Se vi saranno ulteriori richieste, verrà formato un secondo gruppo (sempre al massimo di 10 persone) che nel rispetto delle normative anticovid partirà distanziato nel tempo e nello spazio rispetto al primo. In ottemperanza alle indicazioni del CAI centrale (comunicazione n.2198 del 05/06/2020 scaricabile in fondo all’articolo), i partecipanti dovranno leggere scrupolosamente le “Note operative”, e approvare il “modulo di autodichiarazione”, che dovrà essere compilato e consegnato agli organizzatori prima dell’escursione. Le note operative e il modulo da firmare, sono disponibili sul ns sito https://www.caigioiadelcolle.it/blog/2020/06/6-giugno-2020-indicazioni-operative-per-la-ripresa-delle-escursioni-sociali/. E’ obbligatoria la preventiva iscrizione, inviando comunicazione tramite WhatsApp o sms, entro venerdì 10 luglio chiamando direttamente il referente Francesco Vigneri  al numero  339 4753447 che darà conferma, sempre via WhatsApp o sms, ai partecipanti dell’avvenuta accettazione dell’iscrizione.

Equipaggiamento: Scarponi da trekking, abbigliamento a strati (temp. previste da 15° a 29°), occhiali da sole, cappellino, bastoncini, acqua (almeno 2lt), crema solare, burro cacao per labbra, pranzo al sacco e/o alimenti energetici, kit pronto soccorso, tessera CAI. – OBBLIGATORIOmascherina, gel disinfettante, torcia con batterie di ricambio, fischietto di emergenza,  giacca a vento o anti pioggia, telo termico, guanti/

Obbligo del partecipante: essere puntuale all’appuntamento. Essere fisicamente preparato ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguata all’escursione. Attenersi scrupolosamente alle disposizione impartite dal responsabile o referente, non abbandonare il sentiero ed il gruppo se non espressamente autorizzati, nonché collaborare per la migliore riuscita dell’escursione/

Descrizione percorso: L’escursione parte e si conclude presso la Cava di Bauxite 40°08’02.8″N 18°30’05.8″E. Il percorso si articolerà in un circuito ad anello caratterizzato nella parte verso sud da sentieri su rupi calcaree che ci porterà fino alla discesa verso il faro della Palascia al Capo d’Otranto. Successivamente completeremo l’anello risalendo verso Otranto costeggiando su sentieri panoramici una parte della suggestiva strada litoranea che porta a “Finibus Terrae” per poi rientrare verso la cava.Si attraverseranno pinete, scogliere, macchie, gariche e pseudosteppe mediterranee. Tra campanule, piante rupicole e distese di lino delle fate (Stipa capensis), l’atmosfera sembrerà riportarci in quei tempi in cui il destino di questa terra era sospeso tra le rupi ed il mare con un territorio avaro di coltivi ma reso fruttuoso dal sudore della sua gente. Il profondo legame tra amore e paura che lega questa parte del Salento al mare ed alle altre civiltà mediterranee, traspare non solo dalla storia dell’Abbazia di San Nicola di Casole ma anche dalle specie botaniche e da molte specie animali che provengono dalle sponde di altri paesi che si affacciano sul “Mare Nostrum”.

Caratteristiche ambientali, paesaggistiche, storiche, ecc. relative al percorso e alla meta dell’escursione: camminata sulle alture calcaree che sovrastano alcuni dei paesaggi più esclusivi della costa salentina, con la Baia delle Orte come sfondo, fino a raggiungere il Faro della Palascia, partendo dalla suggestiva Cava di Bauxite. Si tratta di un area SIC (Sito di interesse comunitario direttiva Direttiva habitat 92/43/CEE), tutelata dal Parco Regionale. Incontreremo una importantissima flora, ricca di rari endemismi inseriti nella “Lista Rossa“ nazionale con presenza di specie trans-adriatiche e trans-ioniche che esaltano il valore fitogeografico di questo tratto di costa. Si incontrano importanti rarità botaniche quali: Fiordaliso di Leuca (Centaurea leucadea), Alisso di Leuca (Aurinialeucadea), Campanula pugliese (Campanula versicolor), Efedra (Ephedracampylopoda), che trova qui l’unica stazione italiana. Anche la fauna è caratterizzata da importanti animali; la presenza di numerose grotte costiere semi sommerse, agevolate dalla caratteristica carsica del territorio, ha dato rifugio ad uno dei mammiferi più rari d’Europa, del quale si registra qui l’ultimo avvistamento ufficialmente censito, la Foca Monaca (Monachus monachus). Durante il cammino, incontreremo la famosa ex cava di bauxite che  oggi ospita un piccolo laghetto in via di veloce naturalizzazione, le tipiche torri costiere ed il faro della Palascia, la cui lanterna annuncia a chi arriva da oriente il primo approdo italiano. Quella che calpesteremo è una terra che ha conosciuto da protagonista molti importanti crocevia della storia; la presenza dei ruderi appartenenti all’Abbazia di San Nicola di Casole, che lambiremo da lontano, testimoniano la presenze in questo territorio di una contaminazione continua e fruttuosa con la sponda d’oriente. Unica Abbazia medievale dove venivano custodite sia la cultura latina che quella greco-bizantina. Trovandosi fuori dalla cinta muraria di Otranto, questo importantissimo monumento alla cultura del dialogo transfrontaliero, non sfuggì alla furia devastatrice degli ottomani che durante l’assedio del 1480, non capendone l’importanza, la distrussero. Il suggestivo percorso tra oriente ed occidente sarà ancor più affascinante perché effettuato con la luce crepuscolare che dona all’ambiente calore e significato. Il percorso è ad anello.