12 dicembre 2021 – Le antiche Vie del Sale.

vigneri

La Sottosezione di Lecce del Club Alpino Italiano organizza una escursione nel Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Leuca e Bosco di Tricase, i sentieri delle antiche Vie del Sale:

Località:  Corsano – Costa Adriatica (Le)/

Difficoltà: E (leggere scale delle difficoltà nel ns. sito)/             https://www.caigioiadelcolle.it/blog/scala-delle-difficolta/

Dislivello: 300mt circa/

Lunghezza: 12 km circa – percorso ad anello/

Tempo stimato di percorrenza:  7 ore circa (comprese le soste)/

Organizzazione: appuntamento alle ore ore 09:00 località Torre Nasparo Tiggiano (Le)  https://goo.gl/maps/YkzcF7UtALTGcxxk7 partenza escursione ore 09:30

Responsabili Gita:                                                                                                                                               Angelo Puscio 328 8189741 – Francesco Vigneri 339 4753447 – Laura De Rinaldis 349 6671831                                                                                                                                                                                                                                                                 

N.B. La località di partenza dell’escursione va raggiunta con mezzi propri, nel rispetto delle norme nazionali/regionali che regolano il trasporto in auto di persone non conviventi.
Gli accompagnatori non si assumono la responsabilità di formare gli equipaggi nel caso di condivisione delle auto/
Si raccomanda la massima puntualità!

Iscrizione: riservati ai  Soci del Club Alpino Italiano in regola con tesseramento anno 2021 e nuovi tesserati anno 2022. Per prenotazioni, conferme e ulteriori informazioni chiamare il referente della Sottosezione Francesco Vigneri 339 4753447. Massimo 20 partecipanti. (auto indipendenti) E’ obbligatoria la preventiva iscrizione, inviando comunicazione tramite whatsapp o sms, entro venerdì 10 dicembre alle ore 16:00 direttamente al responsabile dell’attività Francesco Vigneri 339 4753447 che darà conferma, sempre via WhatsApp o sms, ai partecipanti dell’avvenuta accettazione dell’iscrizione. In ottemperanza alle indicazioni del CAI centrale (comunicazione n.2198 del 05/06/2020 e nr. 3057 del 29/07/2021 scaricabili in fondo all’articolo), i partecipanti dovranno leggere scrupolosamente le “Note operative”, e approvare il “modulo di autodichiarazione” scaricabile in fondo all’articolo, che dovrà essere compilato e consegnato agli organizzatori prima dell’escursione. Inoltre tutti i partecipanti dovranno essere muniti di GreenPass/

Le note operative e il modulo da firmare, sono disponibili sul ns sito https://www.caigioiadelcolle.it/blog/2020/06/6-giugno-2020-indicazioni-operative-per-la-ripresa-delle-escursioni-sociali/ Se vi saranno posti liberi, oltre ai soci potranno partecipare all’escursione anche i non Soci, previa sottoscrizione copertura assicurativa  giornaliera, al costo di € 7,50 (euro sette/50) mediante bonifico alla Sezione CAI di Gioia del Colle presso Intesa San Paolo SpA IBAN:IT44U0306909606100000105070 in questo caso la comunicazione deve essere effettuata fornendo i dati anagrafici, ed il bonifico al responsabile dell’escursione entro le ore 16:00 di venerdì 10 dicembre/

Equipaggiamento: scarponi da trekking (no scarpe da ginnastica), abbigliamento a strati,  giacca impermeabile, occhiali da sole, cappellino, acqua (almeno 2lt), crema solare burro cacao per labbra, pranzo a sacco e/o alimenti energetici, kit pronto soccorso. OBBLIGATORIO: mascherina, gel disinfettante,  fischietto di emergenza,  torcia con batterie di ricambio, guanti, tessera CAI/

Obbligo del partecipante: essere puntuale all’appuntamento. Essere fisicamente preparato al chilometraggio ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguata alla escursione. Attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite dai referenti, non abbandonare il sentiero ed il gruppo se non espressamente autorizzati, nonché collaborare per la migliore riuscita dell’escursione/

Descrizione percorso: Il punto di partenza è fissato presso “Torre Nasparo” a circa 130 metri s.l.m.. La torre, risalente al periodo della dominazione spagnola è una delle numerosissime torri costiere edificate lungo la costa salentina con funzioni di avvistamento.
Dal punto di partenza, si attraverseranno i tratturi Monterune, Scalapreola e Scalamunte, intervallati dal percorso longitudinale dello N’Zepe, giungendo alla torre di Specchia Grande, edificata nel 1585 da Carlo V anch’essa con funzioni difensive e riutilizzata nella seconda guerra mondiale come deposito bellico.
Percorreremo la rete di stretti tratturi tra due quinte di muretti a secco incontrando specchie e pajare e godendo di deliziosi scorci di paesaggio mediterraneo affacciato sulla costa.

Caratteristiche ambientali, paesaggistiche, storiche, ecc. relative al percorso e alla meta
dell’escursione: L’itinerario si snoda in un sistema di 4 percorsi che corrono lungo la falesia che degrada con forti pendenze verso il mare. L’area in esame è compresa fra le Torri costiere “Nasparo” a Nord e “Torre del Riccio a Sud” nel territorio di Corsano (Le).
Il Tratturo principale ed il più antico, lo “N’Zepe”, corre al margine dell’altipiano, in posizione dominante e panoramica sul mare; lo stesso tratturo, è diviso in due tratti, uno che corre verso nord che conserva il nome originario, l’altro che corre verso sud è denominato “Bortoli”. In passato, prima della realizzazione della strada litoranea nel 1958, il tratturo N’Zepe” ha rappresentato l’unica via d’accesso ai fondi situati lungo la fascia costiera che, partendo da quota 120 m s.l.m. scendevano ripidamente verso mare; i fondi rustici erano organizzati in fasce larghe circa 17m che venivano affidate ai contadini dal 1700 per la coltivazione dell’Olivo e della Vite. Il lavoro dell’uomo ha realizzato nel tempo questi lotti in terrazzamenti, utilizzando le pietre ricavate dalla bonifica dei terreni per la realizzazione dei muretti di confine e dei contrafforti di contenimento dei terrazzamenti oltre alla costruzione delle “pajare”, tipica forma architettonica legata all’attività agricola; questo dedalo di terrazzamenti è collegato da scalette in pietra che si accostano ai muretti di delimitazione degli stessi. Dal sentiero principale, a seguito dell’istituzione del catasto conciario del 1740, furono realizzati dei nuovo tratturi, trasversali, pedonali, che portavano verso mare sempre delimitati da muretti a secco dell’altezza di circa 1m; partendo da Nord abbiamo “Munterune”, “Scalapreola” e “Scalamunte”. Tali tratturi erano utilizzati da corsanesi per risalire dalla costa dove erano dediti da sempre alla “coltivazione” del sale. I tratturi che vanno su e giù dal mare quasi in linea retta, sono caratterizzati da una vegetazione a macchia costituita da mirto (Myrtus communis), lentisco (Pistacia lentiscus) e oleastro (Olea europea var. sylvestris) e a gariga dominata da Salvione giallo (Phlomis fruticosa), Timo arbustivo (Thymus capitatus) e Cappero (Capparis spinosa).
Gli altri tratturi, quelli che corrono parallelamente alla costa delimitati da muretti a secco più alti, sempre oltre i 1,5m, attraversano la macchia alta rappresentata da Alloro (Laurus nobilis) e Carrubo (Ceratonia siliqua) e nuclei rigogliosi di Leccio (Quercus ilex) e Quercia spinosa (Quercus calliprinos). La passeggiata è completata da un’area alberata, il Bosco N’Zepe, un nucleo di rimboschimento a Pino d’Aleppo ed Eucalipto. Ala sommià della falesia, l’itinerario si snoda in piano a circa 120m s.l.m. lungo le strade vicinali e piccoli appezzamenti di terreno coltivati a fichi ed olivi, delimitati dai muretti a secco caratterizzati dalla presenza di numerose caseddhre e pajare.
In quest’area si registra la presenza di un habitat prioritario presente nel Parco Regionale, caratterizzato da una vegetazione steppica con Barboncino mediterraneo (Hyparrhenia hirta), graminacea dal particolare aspetto a ciuffo.