
Domenica 19 ottobre
La Cresta della MONTEA
La Sezione del Club Alpino Italiano di Gioia del Colle “Donato Boscia” propone un’escursione sui monti dell’Orsomarso, la parte più meridionale del Parco Nazionale del Pollino. Saliremo sulla vetta della Montea (1852m) partendo da Fontana Cornia e percorrendo tutta la sua magnifica cresta.
Capo Gita:
ASE Michele De Santis 347 3612007
Umberto Spinelli 339 8883908
Difficoltà: EE (leggere scale delle difficoltà nel ns. sito https://www.caigioiadelcolle.
N.B. è richiesta una buona esperienza escursionistica, ottima preparazione fisica e assenza di vertigini
Lunghezza: 10 km circa
Dislivello positivo: 930 m circa
Tempo stimato di percorrenza: 7 ore circa (soste escluse)
Località: Sant’Agata di Esario (CS)
Iscrizione a numero chiuso, riservata ai Soci del Club Alpino Italiano in regola con tesseramento 2025.
È obbligatoria l’iscrizione preventiva, contattando i capo gita tramite WhatsApp entro le ore 13.00 di venerdì 17 ottobre.
L’iscrizione si intenderà accettata solo dopo aver ricevuto conferma dal referente contattato.
N.B.: Le iscrizioni dovranno essere comunicate solo ed esclusivamente ai responsabili di gita e nei tempi prestabiliti
Organizzazione:
Appuntamento alle ore 8.00 al Rifugio Le Vasche, presso Fontana Cornia (Sant’Agata di Esaro CS), inizio escursione alle ore 8.30
https://maps.app.goo.gl/
N.B. Per raggiungere il rifugio è indispensabile l’uso di auto 4×4
Per tutti coloro che hanno auto normali, esiste la possibilità di effettuare un transfer A/R in 4×4 a pagamento da S.Agata di Esaro
Vista la distanza dalla Puglia, si consiglia di arrivare a S.Agata il sabato
Si raccomanda la massima puntualità!
Equipaggiamento: Scarponi da trekking con protezione della caviglia (divieto perentorio di scarpe da ginnastica, o altre calzature pena l’esclusione), abbigliamento a strati, giacca anti vento e pioggia, piumino, guanti, scaldacollo, occhiali da sole, cappellino, bastoncini, acqua (almeno 1,5 lt), crema solare, pranzo a sacco e/o alimenti energetici, fischietto di emergenza, torcia con batterie di ricambio, telo termico, kit pronto soccorso personale (con evidenza del gruppo sanguigno, farmaci personali e segnalazioni di eventuali allergie).
Si consiglia di lasciare in auto un cambio completo di abbigliamento.
N.B.: la località di partenza dell’escursione va raggiunta con mezzi propri.
Gli accompagnatori non si assumono la responsabilità di formare gli equipaggi nel caso di condivisione delle auto.
Obbligo del partecipante: Essere fisicamente preparato ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguata all’escursione. Attenersi scrupolosamente alle disposizione impartite dai referenti, non abbandonare il sentiero ed il gruppo, nonché collaborare per la migliore riuscita dell’escursione. I responsabili si riservano il diritto di non ammettere all’escursione coloro i quali non dimostrassero di essere in possesso dei requisiti fisici, tecnici o d’abbigliamento necessari. In caso di previsioni meteo avverse l’escursione potrà subire modifiche o essere rinviata a data da destinarsi.
I partecipanti sollevano i Capo gita e le Sezioni da ogni responsabilità per qualsiasi incidente o inconveniente dovuti alla propria personale imperizia o alla mancata osservanza delle regole dell’andare in montagna e di quanto indicato in questa scheda tecnica, che ogni partecipante con la sua adesione dichiara di aver letta ed accettata incondizionatamente in tutte le sue parti.
Descrizione del percorso:
Dal rifugio Le Vasche, percorrendo un tratto del Sentiero Italia, in pochi minuti arriviamo a Fonte Cornia (1032m), unica sorgente del nostro percorso.
Dopo un breve tratto poco pendente, lasciamo il Sentiero Italia (che prosegue verso la Tavola dei Briganti, Pietra Portusata) e iniziamo la salita nel bosco verso la cresta sud orientale della Montea. Il probabile accumulo di foglie sul terreno, richiederà attenzione nella progressione sia in salita, ma soprattutto nella successiva discesa. La salita si fa quasi subito irta ed in breve si esce dal bosco di faggi; con facili passaggi su roccette raggiungiamo il suggestivo e panoramico crinale da cui possiamo osservare, sulla nostra destra (versante nord), il Varco del Palombaro, la Valle del fiume Rosa, il Montalto, Pietra dell’Angioletto, La Mula, il Cozzo del Pellegrino. Ancora più a nord si ergono tutte le vette più alte e più meridionali del Pollino: Serra de Prete, Monte Pollino, Dolcedorme, Manfriana e Sellaro. La nostra “cavalcata” di cresta prosegue con passaggi a volte stretti, tra le rocce e i pini loricati che vedono qui la loro stazione più meridionale d’Italia. Tocchiamo per prima la vetta meridionale della Montea (1785m) e, dopo una discesa e risalita, raggiungiamo infine la vetta settentrionale della Montea a quota 1852m.
Prestando un po’ di attenzione, poco sotto la cresta si può ammirare un guglia calcarea battezzata Il Dito del Diavolo.
Dalla vetta della Montea lo sguardo spazia a 360°: partendo dai vicini Cannitello, La Croce e La Caccia, lo sguardo spazia anche su Sila, Serre e Aspromonte; con molta probabilità, in mezzo al Tirreno si vede Stromboli e, con un po’ di fortuna e ottima visibilità si potrebbe vedere l’Etna.
Il ritorno avviene per lo stesso percorso dell’andata.
