2 aprile 2020 – “La montagna a casa” appuntamento con il cinema di montagna.

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Una sala cinematografica virtuale per vedere una selezione di film di montagna. Con “La montagna a casa” il Club Alpino Italiano porta l’alpinismo, la natura e molto altro nelle case di tutti gli italiani.

L’iniziativa – che si aggiunge alle altre già messe in campo dal CAI per mettere a disposizione gratuitamente contenuti di qualità per affrontare questa lunga emergenza – è realizzata in collaborazione con Sondrio Festival – Mostra internazionale dei documentari sui parchi – e con il Parco Nazionale dello Stelvio.

Lungometraggi, cortometraggi e documentari della rassegna fanno parte del catalogo della Cineteca del CAI e di quelli dei partner. Un ringraziamento va a registi, produttori e distributori che hanno messo a disposizione gratuitamente film per questa iniziativa.

I film saranno a disposizione settimanalmente sul canale Youtube “CAI Club alpino italiano” per un’unica proiezione serale alle ore 21:00 e per una successiva replica il giorno dopo alle 16:00

Il primo titolo, “Solo in volo” di Luca Maspes (Italia, 2018, durata 31 minuti), messo in programma grazie alla collaborazione con la Fondazione Luigi Bombardieri, sarà visibile venerdì 3 aprile alle ore 21 a questo link e resterà poi eccezionalmente a disposizione di tutti sul canale Youtube del CAI.

Il film è il ritratto di Luigi Bombardieri: nato a Milano nel 1900, visse la sua vita a Sondrio, dove lavorava come direttore di banca. Trascorreva tutto il tempo libero fra i monti e la Sezione del Club alpino della sua città, a cui era a tal punto legato da lasciarle in eredità tutti i suoi beni. A lui si deve l’intuizione che solo l’utilizzo degli elicotteri avrebbe potuto fare la differenza fra la vita e la morte nei soccorsi in montagna. Grazie alle ardite imprese nel massiccio del Bernina con le Guide alpine e all’esperienza diretta, elaborava idee innovative per l’alpinismo e la frequentazione dell’alta quota. Morì nel 1957, proprio nel tentativo di sperimentare la sua idea, precipitando sotto il “suo” Rifugio Marinelli.
Mezzo secolo dopo, Maurizio Folini, Guida alpina e pilota di elicotteri, ha traghettato la stessa idea di Bombardieri dal gruppo del Bernina al Nepal, sulle montagne più alte del mondo, riuscendo a soccorrere alpinisti a quote record e aiutando la popolazione civile dopo il terremoto del 2015. I successi ottenuti spingono Folini a proseguire ancora oggi la sua opera di insegnamento delle tecniche di elisoccorso ai futuri piloti che opereranno in Himalaya, credendo fortemente nei valori di Bombardieri, da trasmettere ai giovani, e della montagna come scuola di carattere, di onestà, di solidarietà umana e di amore per la natura.