5-6 luglio 2025 – Monte Vettore, notte al bivacco Zilioli e Anello del Redentore – P.N. Monti Sibillini – Marche-Umbria
La Sezione del Club Alpino Italiano di Gioia del Colle “Donato Boscia” organizza una due giorni di escursioni nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che ha come obiettivo la salita alla vetta del Monte Vettore per il tramonto del sabato (2476m), il pernottamento alla Sella delle Ciaole (2240m) e, domenica mattina, l’anello della Cresta del Redentore (2448m) che passerà anche da Forca Viola e dal lago di Pilato.
Si tratterà di un percorso interamente EE con notevole dislivello e lunghezza totali; nel tratto iniziale da Forca di Presta fino a Sella delle Ciaole (+700m) dovrà essere effettuato con zaini molto pesanti, dovendo portare con noi acqua, cibo, abbigliamento per 2gg e il necessario per pernottare a temperature di circa 10°C
Pernottamento:
– 6 posti su materasso a terra nella parte di bivacco riservato e prenotato a 15€/pax, che verranno assegnati in rigoroso ordine di iscrizione all’uscita. Chi desidera questa sistemazione lo specifichi nel messaggio Whatsapp di adesione
– 7-8 posti nella stanza d’emergenza del bivacco: 4 su tavolacci, gli altri per terra: sono posti NON PRENOTABILI, chi primo arriva, alloggia; chi arriva tardi, dorme fuori
– All’aperto in tenda o solo sacco a pelo sotto alle stelle (in quel luogo, in questo periodo la notte ci sono mediamente 10-12°)
Località: Arquata del Tronto (AP) – Norcia (PG)
Difficoltà: EE (leggere scale delle difficoltà nel ns. sito)
http://www.caigioiadelcolle.
Dislivelli, lunghezze e tempi previsti (soste escluse):
Sabato 5
– Forca di Presta – biv. Zilioli +700m 4km, 2h30’ (zaini carichi)
– (opz.) biv.Zilioli – M.Vettore – Zilioli per il tramonto +250m 3km, 1h30’ (zaini leggeri)
Domenica 6
– Biv.Zilioli – Cresta Redentore e Pizzo del Diavolo – Forca Viola – Lago di Pilato – Zilioli +950m 11km, 7h (zaini leggeri, tutto il materiale usato per il pernottamento verrà lasciato al Zilioli)
– Biv.Zilioli – Forca di Presta -700m 4km, 1h30’ (zaini carichi)
Organizzazione: appuntamento sabato 5 luglio ore 15.00 presso Forca di Presta, Arquata del Tronto (AP):
https://maps.app.goo.gl/
N.B. La località di partenza dell’escursione va raggiunta con mezzi propri. Gli accompagnatori non si assumono la responsabilità di formare gli equipaggi nel caso di condivisione delle auto.
Responsabili Gita:
ASE Michele De Santis 347 3612 007
Valerio Grisanzio
Iscrizione: da effettuarsi unicamente mediante messaggio Whatsapp al solo numero 347 3612007, in modo da assegnare i posti in rigoroso ordine d’iscrizione.
La partecipazione è riservata ai soli Soci del Club Alpino Italiano in regola con tesseramento per l’anno 2025.
Per prenotazioni, conferme e ulteriori informazioni contattare i responsabili della gita entro le ore 21:00 di venerdì 4 luglio
Equipaggiamento: *Da 4 a 6lt di acqua a testa, sacco a pelo, scarponi da trekking alti e robusti OBBLIGATORI, lampada frontale, bastoncini telescopici*, abbigliamento a strati e caldo per la notte, giacca a anti vento/pioggia, 1 cena, 1 colazione e 1 pranzo al sacco e/o barrette energetiche, telo termico e kit pronto soccorso. In funzione dell’uso che farete del vostro cellulare e della sua autonomia, potrebbe essere indispensabile portare un *powerbank di buona capacità*.
Si consiglia di lasciare in auto un cambio completo di abbigliamento.
Obbligo del partecipante: Essere fisicamente preparato ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguata all’escursione. Attenersi scrupolosamente alle disposizione impartite dai referenti, non abbandonare il sentiero ed il gruppo, nonché collaborare per la migliore riuscita dell’escursione. I responsabili si riservano il diritto di non ammettere all’escursione coloro i quali non dimostrassero di essere in possesso dei requisiti fisici, tecnici o d’abbigliamento necessari. In caso di previsioni meteo avverse l’escursione potrà subire modifiche o essere rinviata a data da destinarsi.
Descrizione percorso: Da Forca di Presta (1534m), per erta e costante salita con bellissime visuali sulla Piana di Castelluccio, raggiungeremo il Monte Vettoretto (2050m). Il tratto di sentiero successivo, quello più ripido e sdrucciolevole, in circa 2h-2.30’ totali dalla partenza ci porterà alla Sella delle Ciaole (2240m), “campo base” della nostra due giorni sul massiccio del Vettore. Dalla Sella delle Ciaole si gode di un panorama spettacolare: a destra la dolce cresta del Vettore, a sinistra l’aspra e selvaggia cresta del Redentore, al centro il grandissimo circo e valle glaciali del massiccio, sul cui fondo spiccano i deliziosi specchi turchesi del Lago di Pilato. Noto anche come il “il lago con gli occhiali”, ormai si presenta raramente come un unico specchio d’acqua, ma quasi sempre come due laghetti comunicanti; quando in inverno nevicava tanto, a inizio estate lo specchio d’acqua era unico con una strozzatura, una forma simile a occhiali. Sulla Sella delle Ciaole sorge il bivacco Zilioli, che è stato interamente ricostruito in legno dopo che il terremoto dell’agosto 2016 aveva distrutto il precedente, fatto in muratura. Il bivacco presenta tre stanze: la prima, sempre aperta, è il “locale d’emergenza”; qui tutti devono potersi rifugiare durante il maltempo. In caso di tempo buono invece, i primi ad arrivare possono sistemarsi stesi e comodi per la notte. Ci sono 4 posti in brande di legno e circa altrettanti posti stendendosi per terra (consigliato il materassino); spesso i primi posti vengono occupati già al mattino, lasciando qualche oggetto sulle brande. Le altre due stanze sono invece riservate e accessibili solo con chiave, che viene fornita a chi ha prenotato i posti sul sito web dedicato del CAI di Ascoli Piceno, proprietario del bivacco. In questa parte del rifugio c’è un area soggiorno con tavolo e panche per 6 persone, un angolo con protezione metallica dove è possibile usare fornelli da campeggio (in tutto il resto del rifugio è ASSOLUTAMENTE vietato fumare e accendere fiamme); una scaletta di legno permette di salire nella terza stanza, la zona notte del bivacco, dove ci sono 6 materassi sul pavimento. La parte riservata del bivacco è dotata di pannelli solari con batterie, per cui dovrebbe essere possibile ricaricare i cellulari (ma non datelo per scontato e certo). Tutto il bivacco NON E’ DOTATO DI BAGNI E ACQUA.
*Il bivacco è VIDEOSORVEGLIATO e, chi vi pernotta, deve accettare e sottoscrivere il regolamento che, tra le altre cose, vieta di fumare, accendere fiamme libere al suo interno e di introdurre nell’area riservata persone non registrate per il pernottamento.* https://www.rifugiozilioli.it/
Dopo esserci sistemati, chi nelle stanze prenotate, chi in quelle libere del bivacco, chi in tenda o bivacco all’addiaccio all’esterno (sulla sella ci sono degli avvallamenti erbosi protetti dal vento), potremmo consumare la cena prima di salire (+250m 1,5km, 1h) verso il M.Vettore (2476m) per godere da lì del panorama e del tramonto (h20:48). Dopo il tramonto, torneremo alla Sella delle Ciaole usando le lampade frontali.
Domenica mattina di buon ora, dopo aver lasciato il materiale per il pernottamento di tutto il gruppo nell’area riservata e chiudibile del bivacco, cominceremo l’escursione ad anello della Cresta del Redentore, prendendo la salita sempre più erta che parte dal Zilioli andando verso ovest-nord-ovest, verso la panoramicissima Cima del Lago (2422m) che ha spettacolari visuali sulla Piana di Castelluccio, Norcia e l’Umbria. Da qui, sempre camminando sulla cresta che in molti punti è spaccata in due dalla faglia che si aprì durante il terremoto del 2016, raggiungeremo con percorso ondulato il Monte Redentore (2448m). Da qui, per chi vorrà, faremo una deviazione A/R per il Pizzo del Diavolo, avamposto roccioso della cresta che si spinge verso la valle glaciale del Vettore, da cui si gode di un’impareggiabile vista di tutta la valle glaciale, del Vettore e del lago di Pilato. Per raggiungere il Pizzo del Diavolo, dovremo superare due brevi passaggi esposti e un brevissimo passaggio di 1’ grado. Ritornati al Redentore, riprenderemo il cammino puntando a Cima dell’Osservatorio (2350m), per poi scendere decisamente verso Forca Viola (1936m), punto in cui lasceremo la cresta e cominceremo il ramo di ritorno dell’anello. In caso di bisogno di acqua e andando fuori dal nostro percorso di qualche centinaio di metri, da Forca Viola potremmo raggiungere la Fonte delle Fate (2010m, +80m 1,5km 30’ A/R). Il ramo di ritorno dell’anello comincerà imboccando un sentiero di mezza costa che, tagliando pietraie e ghiaioni e passando sotto le imponenti pareti della cresta appena percorsa, ci porterà al delizioso Lago di Pilato (1950m). Questo è un luogo di grande suggestione e ad altissimo valore naturalistico; infatti è assolutamente vietato avvicinarsi alle rive (tantomeno farci il bagno), perché solo qui vive un piccolo gamberetto rosso lungo circa 1cm, il chirocefalo del Marchesoni, che fin dall’ultima era glaciale (Pleistocene, terminato circa 11’000 anni fa) si è adattato a una forma di vita in condizioni estreme, dove per gran parte dell’anno c’è neve o ghiaccio e solo nei brevi mesi estivi ci sono le condizioni per cibarsi, riprodursi e deporre le uova che dovranno superare le probabili siccità di fine estate e il successivo lungo inverno. Dal lago, per tornare alla Sella delle Ciaole e al bivacco Zilioli, ci aspetta una ripida e monotona salita di circa 300m di dislivello. Arrivati al bivacco Zilioli recupereremo il nostro materiale lasciato lì al mattino e, caricato tutto negli zaini, cominceremo la lunga discesa (-700m) verso Forca di Presta. Il primo tratto di discesa andrà percorso con grande attenzione per via del brecciolino presente sul ripido sentiero. Come per la salita con zaini carichi, qui i bastoncini telescopici saranno di grande aiuto.
Prima o dopo la parte escursionistica del weekend, quindi come fuori programma del sabato mattina o della domenica pomeriggio, si potrebbe scendere da Forca di Presta alla Piana di Castelluccio, dove generalmente ai primi di luglio la fioritura delle famose lenticchie (e di altre coltivazioni) raggiunge il suo massimo. Durante i weekend della fioritura le auto private non possono circolare nella piana, per cui la discesa da Forca di Presta, e la successiva risalita, potranno essere fatte a piedi o con i bus navetta predisposti dai comuni della zona, che fanno la spola tra Forca di Presta e Castelluccio di Norcia.