16 ottobre 2022 – La Montea da Fontana Cornia – Intersezionale Gioia del Colle e Castrovillari

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Domenica 16 ottobre le Sezioni CAI di Gioia del Colle “Donato Boscia” e di Castrovillari, insieme per un escursione intersezionale sui monti dell’Orsomarso – Massiccio del Pollino; la Montea (1825 mt.) da Fontana Cornia, sentiero n.605b:

Accompagnatori:
per la Sezione di  Gioia del Colle
Umberto Spinelli 339 8883908
Enrico Dello Russo 39 22663321
Michele De Santis 347 3612007

Difficoltà: EE  (leggere scale delle difficoltà nel ns. sito https://www.caigioiadelcolle.it/blog/scala-delle-difficolta/
N.B. è richiesta una buona preparazione fisica

Località di partenza e arrivo:
Rifugio Montea presso Fontana Cornia  (Sant’Agata d’Esaro CS)
https://maps.app.goo.gl/qNVHt48mPj7r5Edk8

N.B. è indispensabile l’uso di un fuori strada o auto munita di trazione 4×4 per raggiungere il punto di partenza dell’escursione

Lunghezza: 16 km circa
Dislivello positivo: 825 mt circa
Tempo stimato di percorrenza: 8 ore circa (soste incluse)

Iscrizione: riservati ai  Soci del Club Alpino Italiano in regola con tesseramento anno 2022 per un massimo di n. 15 partecipanti.
È obbligatoria la preventiva iscrizione, inviando comunicazione tramite WhatsApp o SMS, entro venerdì 14 ottobre, direttamente ai responsabili dell’attività, che daranno conferma, sempre via WhatsApp o SMS dell’avvenuta accettazione dell’iscrizione.

Equipaggiamento: Scarponi da trekking (con protezione della caviglia), abbigliamento tecnico a strati idoneo alla stagione (temp. previste da 6° a 20° circa), giacca antivento/impermeabile, occhiali da sole, cappellino, bastoncini, acqua (almeno 1,5 lt), crema solare, pranzo a sacco e/o alimenti energetici, fischietto, torcia, telo termico, kit pronto soccorso personale, tessera CAI.

Organizzazione:
Ritrovo e partenza alle ore 8,00 direttamente al punto di partenza, Rifugio Montea presso Fontana Cornia  (Sant’Agata d’Esaro CS)
https://maps.app.goo.gl/qNVHt48mPj7r5Edk8

Si raccomanda la massima puntualità!

La località di partenza dell’escursione va raggiunta con mezzi propri.
Gli accompagnatori non si assumono la responsabilità di formare gli equipaggi nel caso di condivisione delle auto.

Obbligo del partecipante: Essere fisicamente preparato, ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguata all’escursione. Attenersi scrupolosamente alle disposizione impartite dai referenti, non abbandonare il sentiero ed il gruppo, nonché collaborare per la migliore riuscita dell’escursione.

Descrizione del percorso:
Percorriamo in auto, circa 6 Km. di strada che dal centro abitato di Sant’Agata ci conduce nelle vicinanze del rifugio in legno, inizio della nostra escursione. Da sottolineare che gli ultimi 4 Km, sono in sterrato ed in alcuni tratti la strada è particolarmente rovinata dalle violenti piogge di fine stagione. Occorre, pertanto, munirsi necessariamente di un fuori strada o di auto dotata di 4X4. Parcheggeremo le auto nell’ampia radura in prossimità del rifugio. In pochi minuti giungiamo alle prime vasche di Fontana Cornia, a quota 1032. Dopo il segnavia, bianco e rosso del camminitalia che a destra conduce verso la Tavola dei Briganti, Pietra Portusata e il Campicello, oltrepassiamo le altre vasche poste più a monte, e ci introduciamo a sinistra nel sentiero del bosco dei primi faggi.  Qui ha inizio l’ascesa, e qui comprenderemo fin da subito dell’impegno richiesto che ci occorrerà porre, ancor prima di affrontare il continuo sali scendi lungo il crinale di Montea sia in andata che al ritorno. Lungo tale crinale, suggestivo e panoramico potremo osservare, sulla nostra destra, versante nord, alle pendici della Montea, il Varco del Palombaro con la Valle del fiume Rosa, Montalto, Pietra dell’Angioletto, La Mula,  e ancora più a nord, il massiccio del Cozzo del Pellegrino. Qui lo sguardo si perde nelle immense foreste di faggi in una natura per fortuna ancora incontaminata e selvaggia. Mentre sulla nostra sinistra osserveremo il Faghitello, il monte La Caccia e il Petricelle. Breve sosta al punto trigonometrico, 1785 mt. per poi continuare verso la vetta vera e propria posta a 1825 mt. al ritorno ammireremo il Dito del diavolo, spuntone di roccia in perenne equilibrio.