21 maggio 2023 – Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano.

lecce

La Sottosezione di Lecce del Club Alpino Italiano organizza organizza un’escursione nel Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, Nardò (Le):

Responsabili Gita:
Angelo Puscio 328 8189741
Francesco Vigneri 339 4753447
Gennaro Sammarco 392 6720092

Difficoltà: E (leggere scale delle difficoltà nel ns sito)
https://www.caigioiadelcolle.it/blog/scala-delle-difficolta/
Si richiede una buona preparazione fisica e familiarità con gli ambienti naturali.

Lunghezza: 13 km circa
Dislivello positivo: 200 mt circa
Tempo stimato di percorrenza: 5 ore circa (soste escluse)

Località di ritrovo, partenza e arrivo: nei pressi del Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio
https://maps.app.goo.gl/UUiScAULWpMdFHNt6

Iscrizione: riservata ai Soci del Club Alpino Italiano in regola con il tesseramento 2023. Per prenotazioni, conferme e ulteriori informazioni chiamare il referente della Sezione Francesco Vigneri 339 4753447 (auto indipendenti). E’ obbligatoria la preventiva iscrizione, inviando comunicazione tramite WhatsApp o SMS, entro sabato 20 maggio alle 12:00 direttamente al responsabile dell’attività, che darà conferma, sempre via WhatsApp o sms, ai partecipanti dell’avvenuta accettazione dell’iscrizione.

Se vi saranno posti liberi, oltre ai soci potranno partecipare all’escursione anche i non soci, previa sottoscrizione dell’Assicurazione giornaliera, al costo di€. 11,55 (euro undici/55) mediante bonifico alla Sezione CAI di Gioia del Colle pressoIntesa San Paolo Spa IBAN:IT44U0306909606100000105070; in questo caso la comunicazione deve essere effettuata fornendo i dati anagrafici, il codice fiscale ed il bonifico al responsabile dell’escursione entro le ore 12:00 di sabato 20 maggio.
N.B. Le iscrizioni dovranno essere comunicate solo ed esclusivamente agli organizzatori, e nei tempi prestabiliti.

Equipaggiamento: scarponi da trekking (con protezione della caviglia) NO scarpe da ginnastica, abbigliamento a strati, giacca impermeabile, occhiali da sole, cappellino, bastoncini, acqua (almeno 1,5 lt, non sono presenti sorgenti lungo il percorso), crema solare, pranzo a sacco e/o alimenti energetici, fischietto, torcia, telo termico, kit pronto soccorso personale.
Si consiglia di lasciare in auto un cambio completo di abbigliamento.

Organizzazione: appuntamento alle ore 9:00 parcheggio SP 286, nei pressi del Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio
https://maps.app.goo.gl/UUiScAULWpMdFHNt6
Partenza alle ore 09:30

Il punto di incontro o la località di partenza dell’escursione va raggiunta con mezzi propri.
Gli accompagnatori non si assumono la responsabilità di formare gli equipaggi nel caso di condivisione delle auto

Si raccomanda la massima puntualità!

Obbligo del partecipante: essere fisicamente preparato, ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguata all’escursione.
Attenersi scrupolosamente alle disposizione impartite dai referenti, non abbandonare il sentiero ed il gruppo, nonché collaborare per la migliore riuscita dell’escursione.
I responsabili si riservano il diritto di non ammettere all’escursione coloro i quali non dimostrassero di essere in possesso dei requisiti fisici, tecnici o d’abbigliamento necessari.
In caso di previsioni meteo avverse l’escursione potrà subire modifiche o essere rinviata a data da destinarsi.

Meta e quota della gita:
Il percorso si snoda tra pinete, scogliere e piccole baie, lungo un anello che congiunge i punti più alti e panoramici del Parco. Incontreremo macchie e piccole deliziose pseudo steppe, ci imbatteremo in grotte costiere e lambiremo antiche torri costiere.

Caratteristiche ambientali, paesaggistiche, storiche, ecc. relative al percorso e alla meta dell’escursione: ci sono luoghi che parlano, raccontano storie, le sussurrano attraverso i rami dei loro alberi o lo sfolgorio delle insenature marine. Porto Selvaggio è uno di questi luoghi; ci racconta con le sue grotte antiche e le sue aree archeologiche che qui, già più di 30.000 anni fa, c’era la casa di antichi uomini, i cui resti, ritrovati nella Grotta del Cavallo presso la Baia di Uluzzo, hanno caratterizzato ed identificato una fase dell’evoluzione umana nel Mediterraneo, l’Uluzziano appunto.
Le Torri Costiere, sentinelle ormai mute dello scorrere del tempo, ci narrano con fierezza di quando si scrutava il mare alla ricerca di “Saraceni” all’orizzonte.
Infine un dolce e commosso brusio, delle rocce, della terra rossa, della la schiuma del mare ed il profumo dei pini ci sussurrano con commozione di una donna forte e coraggiosa che si è battuta a costo della vita per salvare questa bellezza. Proprio a lei, a Renata Fonte, dedicheremo i nostri rispettosi passi in questo piccolo paradiso, perduto nell’estremo lembo d’Italia proteso verso il mediterraneo.
Porto Selvaggio è un insieme di emozioni che scaturiscono da un territorio dove il carsismo ha saputo scavare grotte e modellare dirupi; dove il mare, quello Ionio epico e azzurrissimo, ha ricamato piccole baie deliziose e sperdute; dove l’uomo ha saputo cogliere l’abbraccio della terra abitando e valorizzando fin dai tempi più remoti questo angolo di pace.
Le grandi pinete, rivenienti da importanti interventi di rimboschimento, sono riuscite ad occupare così bene queste alture da lasciar dimenticare di essere state impiantate da mano umana; tanto “naturalizzate” e diffuse ma rispettose degli habitat rupestri storicamente presenti su questi promotori. Campanule, Scrofularie e giallissimi Alissi di Leuca, colorano le rupi che degradano sul mare.
C’è posto anche per vasti e profumati tratti di macchia e per tante bellissime orchidee.