Domenica 25 Febbraio
“Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio”
La Sottosezione del Club Alpino Italiano di Lecce propone una *Ciclo Escursione in MTB* alla scoperta delle bellezze naturalistiche e storiche del litorale a nord di Lecce.
Capo Gita:
Antonio Imperio 3384137232
Umberto Spinelli 3398883908
Raffaele Garofalo
Difficoltà: MC (Media Capacità tecnica – leggere scale delle difficoltà nel ns. sito)
https://www.caigioiadelcolle.it/blog/scala-delle-difficolta-cicloescursionismo
Lunghezza: 50 km
70% sterrato / 30 % asfalto
Dislivello positivo: 150 m
Tempo stimato di percorrenza: 4 h circa (escluse le soste).
Località: Lecce
Organizzazione: appuntamento domenica 25 Febbraio in Via Giammatteo 26 Lecce
https://maps.app.goo.gl/quBeGD4yyLLLrCiN6?g_st=iw
Ritrovo ore 8,30
Partenza 8,45
N.B. La località di partenza dell’escursione va raggiunta con mezzi propri.
Gli accompagnatori non si assumono la responsabilità di formare gli equipaggi nel caso di condivisione delle auto.
Si raccomanda la massima puntualità!
Iscrizione: riservata ai Soci del Club Alpino Italiano in regola con tesseramento anno 2023-2024.
È obbligatoria la preventiva iscrizione, contattando telefonicamente o inviando comunicazione tramite WhatsApp, entro venerdì 23 febbraio alle ore 18,00 direttamente ai responsabili dell’attività, che daranno conferma, sempre via WhatsApp dell’avvenuta accettazione dell’iscrizione.
NB: le iscrizioni dovranno essere comunicate solo ed esclusivamente agli organizzatori e nei tempi prestabiliti.
Equipaggiamento: MTB in perfette condizioni e con pneumatici adatti allo sterrato (no city bike o altro), CASCO OMOLOGATO OBBLIGATORIO, n.2 camere d’aria (meglio attrezzarsi con ruote tubeless), leva gomme, bomboletta gonfia e ripara, pompa, falsa maglia per catena, giacca antivento/pioggia, indumenti termici, occhiali protettivi, acqua, meglio se con aggiunta di sali minerali, barrette energetiche.
Obbligo del partecipante: Essere fisicamente preparato ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguata alla ciclo escursione.
Attenersi scrupolosamente alle disposizione impartite dai referenti, non abbandonare il percorso ed il gruppo, nonché collaborare per la migliore riuscita della ciclo escursione.
I responsabili si riservano il diritto di non ammettere all’escursione coloro i quali non dimostrassero di essere in possesso dei requisiti fisici, tecnici o d’abbigliamento necessari.
In caso di previsioni meteo avverse l’escursione potrà subire modifiche o essere rinviata a data da destinarsi.
Descrizione percorso: Percorso ad anello
Partendo dal Parcheggio troveremo single track, strade sterrate e tratturi; ci dirigeremo verso il Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio. La ricchezza naturalista del Parco di Rauccio è costituita da un bosco sempreverde di circa 18 ettari, da una zona palustre detta “Specchia della Milogna”, ricca di canneti e di polle di origine sorgive, e da due lagune costiere, ovvero la Fetida e l’Idume. Il parco contiene in sè una grande valenza storica e ambientale in quanto costituisce uno degli ultimi lembi relittuali dell’antica foresta prevalentemente di lecceta (Quercus ilex) che comprendeva tutta la fascia costiera che dal confine con la provincia di Brindisi arrivava ad Otranto. Arrivati al bosco lo costeggeremo facendo attenzione alle eventuali pozzanghere, in taluni casi anche lunghe. Da qui proseguiremo verso il boschetto di Cervarola il cui nome deriva dall’omonima masseria adiacente, anche qui una fitta lecceta spontanea (Quercus ilex) che si estende per circa 20 ettari in un’area dichiarata di importanza comunitaria (SIC).
Superato il bosco giungeremo a Borgo Piave, un villaggio rurale edificato negli anni ‘30 dall’Opera Nazionale per i Combattenti, ente istituito nel 1917 con lo scopo sociale di agevolare il reinserimento dei reduci della Prima Guerra Mondiale nelle attività professionali ed economiche del paese. Superato Borgo Piave andremo costeggiandolo in direzione Poligono di Torre Veneri, un’area militare dove l’Esercito Italiano conduce da decenni operazioni di addestramento. Da qui inizieremo il rientro sempre incontrando single track verso La macchia del Pagliarone, un’area parzialmente coltivata ad ulivo, caratterizzata da radure in cui crescono spontaneamente Corbezzoli (Arbutusunedo). Anche in questo caso l’area è stata dichiarata di importanza comunitaria (S.I.C.), è così denominata per la presenza di una grande costruzione a secco nota come “Pagliarone”.