1 maggio 2024 – Stinco Alto – Monte Sacro – Piano di San Martino, PN del Gargano – Intersezionale CAI Foggia

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Mercoledì 1 Maggio
“Stinco Alto – Monte Sacro – Piano di San Martino”
La Sezioni del Club Alpino Italiano di Foggia e di Gioia del Colle “Donato Boscia”
propongono un’escursione intersezionale, aperta anche ai giovanissimi, dedicata alla ricerca e all’osservazione della fioritura di orchidee all’interno del Parco Nazionale del Gargano.Capo Gita:
Per la Sezione di Gioia del Colle
Annaeva Detomaso 3402526234
Vito Lamacchia 3939649485

Per la Sezione di Foggia
Gennaro Ciavarella 3481506182
Nadia Fabris 3209446334

Difficoltà: E (leggere scale delle difficoltà nel ns sito) https://www.caigioiadelcolle.it/blog/scala-delle-difficolta/

Lunghezza: 10,50 km circa
Dislivello positivo:  450 mt circa
Tempo stimato di percorrenza: 5 ore circa, soste escluse. Preferibile munirsi di pranzo a sacco.

Località di partenza: Mattinata (FG)

Iscrizione: riservata ai Soci del Club Alpino Italiano *in regola con il tesseramento 2024*

E’ obbligatoria la preventiva iscrizione
L’adesione dovrà essere comunicata ai referenti tramite messaggio WhatsApp, entro le ore 18:00 di lunedì 29 Aprile, indicando nome, cognome, data di nascita e Sezione di appartenenza.
NB Le iscrizioni dovranno essere comunicate solo ed esclusivamente agli accompagnatori e nei tempi prestabiliti.

Organizzazione:
Ritrovo alle ore 9:00 in Str.da Contrada Stinco, Mattinata (FG)
https://maps.app.goo.gl/5ozKvP6kgvC1urnx6
Inizio escursione alle ore 9:30

Il punto di incontro o la località di partenza dell’escursione va raggiunta con mezzi propri.
Gli accompagnatori non si assumono la responsabilità di formare gli equipaggi nel caso di condivisione delle auto

Si raccomanda la massima puntualità!

Equipaggiamento:
Scarponi da trekking con protezione della caviglia (divieto perentorio di scarpe da ginnastica, o altre calzature pena l’esclusione),
abbigliamento tecnico a strati, giacca anti vento/pioggia, occhiali da sole, cappellino, bastoncini da trekking, acqua (almeno 2.0 lt, non ci sono fonti lungo il percorso), pranzo al sacco, oltre alimenti energetici, torcia con batterie di ricambio, fischietto, telo termico, kit pronto soccorso personale.
Si consiglia di lasciare in auto un cambio completo.

Obbligo del partecipante:
Essere fisicamente preparato e in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguata all’escursione. Gli accompagnatori si. riservano il diritto di non ammettere all’escursione quanti non siano in possesso di abbigliamento idoneo e dei requisiti fisici e tecnici.
Non prendere alcun tipo d’iniziativa e non allontanarsi dal gruppo senza aver prima consultato gli accompagnatori. Attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite dagli stessi, nonché collaborare al buon esito dell’attività.
I tempi di percorrenza sono indicativi, pertanto soggetti a variazioni dovute a cause di forza maggiore. Per alcun motivo non sarà permesso ai partecipanti abbandonare anzitempo l’attività.
E’ facoltà degli accompagnatori modificare il percorso anche durante l’escursione. In caso di previsioni metereologiche avverse, l’escursione
potrà subire modifiche o essere annullata.

Descrizione del percorso:
Utilizzeremo un percorso ad anello che consente di effettuare l’intero periplo di Monte Sacro e che ci permetterà di effettuare proficuamente la ricerca e l’osservazione della fioritura di orchidee. Le macchine saranno lasciate presso piano di Stinco Alto badando a non intralciare il passaggio per la stretta strada asfaltata.
Quindi si procederà verso la cima del Monte per godere dello spettacolo delle rovine abbaziali. Successivamente si scenderà verso il cutino Piscina della Signora sul versante nord di Monte Sacro, percorrendo prima una bella discesa nella folta lecceta e quindi, per un breve tratto asfaltato si arriverà allo Iazzo Spaccalomese ed all’antistante laghetto del cutino Vezzuso e alla parte iniziale del Piano di San Martino e della Tagliata (ora il percorso si presenta asfaltato nel primo tratto), dopo, si girerà a sinistra per un itinerario che porta, dopo la piscina della signora, verso masseria troiano e masseria di bari. Il percorso si presenta con molti saliscendi non impegnativi e sempre piacevoli, fra muri a secco, masserie, iazzi, ruderi, alberi isolati, cutini fino al sentiero che ci riporta alla partenza.

Descrizione del territorio:
Monte Sacro è la vetta più alta del Gargano orientale a nord di Mattinata, si eleva sino a 872 metri sul livello del mare, un affaccio appena al di qua della Foresta Umbra.
Il promontorio è costituito da calcare, appartenente al cretaceo e all’eocene, con tracce di tufo miocenico e pliocenico, ricco di argilla, per cui le rocce sono di colore variabile dal grigio rossastro al rosso oscuro. La lecceta di Monte Sacro, rappresenta il “cuore” nell’altopiano garganico. Un’altura rotondeggiante, quasi ellittica, che si eleva dai circa 650 m della piana circostante agli 872 m della vetta (che non raggiungeremo). Si tratta probabilmente della più bella formazione di Leccio del Gargano, inserita in una situazione ambientale di struggente bellezza. Dalla sua vetta infatti lo sguardo corre quasi contemporaneamente dalla distesa dell’Adriatico alla altrettanto distesa del verde dei faggi della Foresta Umbra. Questo aspetto determina una notevole biodiversità, Monte Sacro è infatti una delle poche aree dove è segnalata la contemporanea presenza di ben dodici specie di silvie: l’occhiocotto, la sterpazzola, la sterpazzola di Sardegna, la capinera, la sterpazzolina, il canapino, l’usignolo di fiume, il luì piccolo, il luì verde, e le rare bigiarella, magnanina e beccafico.
Sono inoltre segnalate alcune delle specie di maggiore rilievo della fauna garganica, il Capriolo, il Gatto selvatico, la Martora, il Gufo reale, il Lanario ed il Biancone.
Eccezionale è il popolamento di orchidee con la contemporanea presenza di un numero rilevantissimo di specie.
Oltre alla natura dobbiamo rivolgere l’attenzione anche al complesso abbaziale della Trinità, che comprendeva varie fabbriche, magazzini, battistero, chiostro, chiesa ed un bel nartece. Quest’ultimo si presenta con tre vani e arcate a tutto sesto, sostenute da colonne con capitelli a foglie d’acanto, rosette e motivi floreali, ed è oggi l’ambiente meglio conservato. Una delle semicolonne addossate alla parete presenta un capitello raffigurante tre aquile ad ali spiegate, i cui artigli trattengono due serpenti dalle teste di drago con le fauci aperte, nel tentativo di addentare delle colombe.
Il nartece presenta, inoltre, su una parete resti di affresco, raffiguranti una Madonna con Bambino e due santi. L’impostazione lascia presupporre una copertura con cupole a volta. Nel nartece vi sono le porte d’accesso alla prima ed alla navata centrale della chiesa. Sono visibili i basamenti delle tre navate, della torre campanaria, resti della pavimentazione del chiostro, le arcate del refettorio ed imponenti muri perimetrali.
Ma  ricordiamo che lo scopo principale di questa nostra visita è di godere la visita per la osservazione, lungo tutti i piani che contornano il monte, della straordinaria fioritura delle Orchidee. Il piano di San Martino è uno dei must degli appassionati orchidiofili.

Avvertenze sul percorso: il percorso si sviluppa in parte su terreno roccioso e con folta vegetazione per cui richiede esperienza e allenamento, oltre che attenzione.
I prati che visiteremo per le orchidee a nord ed a sud sono frequentati da bestiame al pascolo, per questo motivo, stante il periodo si richiede adeguata attenzione per la possibile presenza di animali fastidiosi e nocivi come le zecche.