18 maggio 2024 – Il Canale d’Ajedda e i Tesori del Mar Piccolo in MTB

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Sabato 18 Maggio
Il CANALE d’AJEDDA e i TESORI DEL MAR PICCOLO
La Sezione del Club Alpino Italiano di Gioia del Colle in collaborazione con la Sottosezione di Lecce, propone una Ciclo Escursione in MTB alla scoperta delle bellezze naturalistiche e storiche del territorio di Taranto.

Capo Gita:
Raffaele Garofalo 3666587651
Antonio Imperio 3384137232

Difficoltà:  MC (Media Capacità tecnica – leggere scale delle difficoltà nel ns. sito)
https://www.caigioiadelcolle.it/blog/scala-delle-difficolta-cicloescursionismo.
Lunghezza: 40 km circa
Dislivello positivo:  300 mt circa
Tempo stimato di percorrenza: 4 ore circa, soste escluse.

Località di partenza: Taranto

Iscrizione: riservata ai Soci del Club Alpino Italiano in regola con il tesseramento 2024

E’ obbligatoria la preventiva iscrizione
L’adesione dovrà essere comunicata ai referenti tramite messaggio WhatsApp, entro le ore 18:00 di Venerdi 17 Maggio, indicando nome, cognome, data di nascita e Sezione di appartenenza.
NB Le iscrizioni dovranno essere comunicate solo ed esclusivamente agli accompagnatori e nei tempi prestabiliti.

Organizzazione:
Ritrovo alle ore 8:00 Via per Montemesola Km. 10 Taranto, nei pressi dell’Ipercoop
https://maps.app.goo.gl/omnkZu4BBtviPX1M8
Inizio escursione alle ore 8.30

Il punto di incontro o la località di partenza dell’escursione va raggiunta con mezzi propri.
I capo gita non si assumono la responsabilità di formare gli equipaggi nel caso di condivisione delle auto

Si raccomanda la massima puntualità!

Equipaggiamento:
MTB in perfette condizioni e con pneumatici adatti allo sterrato (no city bike o altro), CASCO OMOLOGATO OBBLIGATORIO, n.2 camere d’aria (meglio attrezzarsi con ruote tubeless), leva gomme, bomboletta gonfia e ripara, pompa, falsa maglia per catena, giacca antivento/pioggia, indumenti termici, occhiali protettivi, acqua, meglio se con aggiunta di sali minerali, barrette energetiche.  Attenzione: non troveremo fonti di approvvigionamento acqua.
Si consiglia di lasciare in auto un cambio completo.

Obbligo del partecipante:
Essere fisicamente preparato e in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguata alla cicloescursione.
I Capo Gita si riservano il diritto di non ammettere all’escursione quanti non siano in possesso di abbigliamento idoneo e dei requisiti fisici e tecnici.
Non prendere alcun tipo d’iniziativa e non allontanarsi dal gruppo senza aver prima consultato i Capo Gita. Attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite dagli stessi, nonché collaborare al buon esito dell’attività.
I tempi di percorrenza sono indicativi, pertanto soggetti a variazioni dovute a cause di forza maggiore. Per alcun motivo non sarà permesso ai partecipanti abbandonare anzitempo l’attività.
E’ facoltà dei Capo Gita modificare il percorso anche durante l’escursione. In caso di previsioni metereologiche avverse, l’escursione potrà subire modifiche o essere annullata.

Descrizione del percorso:
Partendo dal punto di ritrovo percorreremo in parte il tracciato della “ Marathon degli Spartani”.
Passeremo nei pressi dell’ ippodromo Paolo VI, di seguito ci dirigeremo verso il Canale di Ajedda e la Palude La Vela e Mar Piccolo (se abbiamo fortuna potremmo vedere i famosi Fenicotteri Rosa). Il nostro giro continuerà in direzione Convento dei Battendieri, struttura monastica edificata nel 1597 ad opera dei frati cappuccini, che qui battevano la lana per realizzare i sai e utilizzando le acque del fiume carsico Cervaro per lavarla. Andremo poi a visitare l’antica masseria San Pietro, appena sopra una collina che tuttora si affaccia sul secondo seno del Mar Piccolo; già abitata in epoca romana, oggi la masseria è diventato una struttura ricettiva privata.
Al suo interno, oltre a splendidi alberi centenari del carrubo, mastodontici ulivi ed enormi corbezzoli, è possibile visitare la basilica di San Pietro in Mutata, risalente al 1392 ed in precedenza villa romana e monastero nel territorio della remota Taras.
Inoltre visiteremo la Cattedrale del Mar Piccolo, il santuario intitolato alla Madonna di Fatima costruito da Ciro Quaranta, che ha voluto tenacemente realizzare questa opera dedicata alla preghiera e la meditazione.
Di qui, ripartiremo e attraversando vecchie ferrovie, uliveti, canali e single trak, verso il luogo di partenza.